FIRMATO L'ACCORDO CON LA SPORTINCLUSION FVG Nasce futs-all, il primo Campionato di Calcio a 5 Inclusivo

FIRMATO L'ACCORDO CON LA SPORTINCLUSION FVG Nasce futs-all, il primo Campionato di Calcio a 5 Inclusivo

Firmato questa mattina presso il palazzo della Regione di Udine, l'accordo tra il presidente Ermes Canciani e il presidente della Sportinclusion per la formazione di un campionato di calcio a 5 inclusivo, denominato FUTS-ALL.
Un nuovo modo di concepire lo sport, uno sport di tutti e per tutti, dove le persone che lo praticano possono essere soggetti con e senza disabilità, con età e sesso differente e dove l’obiettivo principale è quello di creare, partendo dallo sport stesso, un contesto in cui possano coesistere più diversità, in cui ognuno possa esprimere la propria personalità e le proprie capacità mettendole al servizio del gruppo, nel rispetto delle caratteristiche individuali, in condizioni di pari opportunità ed eguaglianza. Il Calcetto Inclusivo si ispira alla disciplina del Calcio a Cinque, dalla quale estrapola le principali regole e i fondamentali essenziali per far giocare nella stessa squadra atleti con sviluppo tipico e quelli con disabilità fisica o intellettiva. Sulla base di quanto appena citato si può affermare che il Calcetto Inclusivo comprende il concetto di sport, rappresentato dal Calcio a Cinque e quello di inclusione nello scopo di ricorrere all’inserimento sociale di soggetti normodotati e con disabilità in un contesto in cui ogni partecipante possa essere fondamentale per la crescita collettiva, attraverso la crescita personale. Sono quattro, al momento, le squadre che hanno già ufficializzato la loro adesione nel prendere parte a un vero e proprio campionato in via di definizione: Asd Isontino Calcio, Zio Pino Zebrette Udine Asd, Dynamic Club 2023 e Polisportiva Fuoric’entro.
Ermes Canciani, presidente regionale della FIGC LND FVG. «Questo è un progetto che va al di là dell’attiva classica e di questo devo dire grazie ad Alberto Andriola, una fucina di idee. Sanciamo l’accordo per un progetto straordinario, cui guarda con forte interesse anche la Lega Nazionale Dilettanti attraverso il presidente Giancarlo Abete: diamo la possibilità ai nostri ragazzi di fare attività sportiva e vivere un ambiente molto divertente e soprattutto stimolante. Ringrazio chiunque creda in progetti come questo, che vanno oltre l’aspetto calcistico, senza dimenticare una cosa: tutte queste attività hanno bisogno di sostegno. Questa tipologia di attività non deve essere qualcosa che va in unica direzione, ma deve essere unita alla nostra quotidianità: il Comitato avrà una particolare sezione che riguarderà tutte le attività legate alla disabilità».
Alberto Andriola, presidente della Sportinclusion FVG Asp. «Il mio grazie va a chi in questi tre anni ha lavorato con me per la realizzazione di questo progetto: trasformare uno sport in inclusivo non è un gioco da ragazzi, va costruita un’equipe che lavori tra mille difficoltà, senza mollare. Sapevamo che il nostro obiettivo era importante e andava perseguito. Abbiamo lavorato tenendo due obiettivi: il primo prendendo aspirazione dall’identico campionato di basket che ora vede 16 squadre partecipanti, il secondo sviluppando la trasformazione del calcio a 5, uno sport che ha delle regole cui non volevamo rinunciare, tenendo in considerazione le linee guida dello sport inclusivo. Ad esempio, la trasformazione del calcio da gioco e di alcune regole che permettano che a tutti di poter giocare in una dimensione di equità, pietra miliare di questo sport. Crediamo di aver prodotto una buona opera, l’abbiamo registrata con il marchio d’autore perché ci teniamo che questo regolamento, in futuro, non venga manipolato da qualcuno che vorrà fare business».
Riccardo Riccardi, Assessore alla sanità Regione Friuli Venezia Giulia. «Non mi è nuova la profondità del presidente Canciani in queste cose: al di là del valore dell’iniziativa che merita rispetto e gratitudine, qui c’è molto di più. Lo dico con orgoglio che riguarda tutti, questa è una terra che da sempre in materia di inclusione ha avuto un occhio lungo. Qui è nata la prima norma in favore dell’inclusione, con una visione straordinaria di quella pattuglia di legislatori che l’ha presentata. La società che vogliamo, dal punto di vista dell’abbattimento delle barriere, e quindi inclusiva, è dire ed affermare che il primo principio per cui una persona e tutti gli affetti che gli stanno intorno non vivono delle differenze e soprattutto rivendicano la loro conquista dello sforzo di avere la libertà, al di là di come tiriamo un pallone. Questo è il tema della vita, dell’indipendenza, dell’accesso ai luoghi della cultura dove lo sport è uno strumento straordinariamente potente. Prima di essere campioni nello sport bisogna essere campioni nella vita, siamo fortemente convinti di questo e oggi si gettano le basi per un’operazione culturale per la quale la Regione sarà a sostegno in ogni occasione che consentirà di ridurre le differenze e garantire a tutte le persone la propria libertà».